Ott 31, 2021 | periodico
“LE PAROLE DI PAUL HARRIS”, IL NUOVO LIBRO ROTARIANO DI ANGELO DI SUMMA PRESENTATO PER LA PRIMA VOLTA IN INTERCLUB NEL DISTRETTO 2042
“Le parole di Paul Harris”, ultimo titolo della trilogia sul fondatore del Rotary, a firma di Angelo Di Summa e pubblicata nella collana Super di Pernice, è stato al centro della serata di formazione rotariana organizzata, nella cornice de “La Vacherie” di Brusaporto, dal Rotary Club Dalmine Centenario e condivisa con i Rotary Club Isola Bergamasca e Treviglio, tutti del Distretto 2042, con l’intervento dell’autore, rotariano, giornalista e scrittore. Presenti anche l’editore, Andrea Pernice, PDG del Distretto 2041, il socio onorario PDG Marco Milanesi e Roberto Lodovici, Assistente del Governatore per il Gruppo Orobico 2.
Di fronte a un uditorio qualificato e attento, l’autore, presentato dal Presidente del Club ospitante, Alessandro Cianciaruso e salutato da Claudia Martina, Presidente del RC Ponte San Pietro, e da Giuseppe Leoni, Presidente del RC Treviglio, ha illustrato il senso della sua ricerca, ormai pluriennale, tesa da un lato a cercare di dare sistematicità alle “parole” di Paul Harris, strappandole alla occasionalità, dall’altro a contestualizzare sul piano storico e filosofico la genesi dell’idea rotariana da parte del fondatore Paul Harris, intellettuale illuminato, portatore di idee radicalmente innovative e frutto di un mondo culturale complesso che spazia dall’etica del calvinismo all’Illuminismo, dal trascendentalismo di Emerson e Thoreau al pragmatismo di Peirce, dalla pedagogia democratica di Dewey all’utilitarismo di Bentham, dall’evoluzionismo al pacifismo. “L’album di famiglia dei rotariani -ha sostenuto l’oratore- è ben più ampio di quanto essi normalmente abbiano contezza”. Partendo da queste premesse e attualizzando il discorso, Di Summa ha invitato i rotariani ad approfondire l’essenza del rotarismo prima ancora di pensare alla sua pratica, peraltro necessariamente conseguente. “Se è giusto concentrarsi su quanto di benefico il Rotary fa nel mondo attraverso i Club e la Fondazione, non bisogna dimenticare che il movimento concepito da Paul Harris, prima che essere ‘azione’, è ‘modo di essere’ e ‘formazione’, sposando fino in fondo la storia, come campo progressivo di esperienza, con tutti i rischi che ciò comporta, come una navigazione in mare aperto”. La rotta indicata da Paul Harris resta quella di una continua proiezione verso il futuro, evitando il rischio mortale dell’autocompiacimento e della chiusura autoreferenziale”. “Mai dimenticare che Paul Harris ha guardato ai rotariani come uomini disposti a mettersi continuamente e cartesianamente in discussione per testimoniare la fede in un futuro di speranza e felicità, con l’obiettivo finale della fratellanza universale.
Il R.C. Dalmine Centenario in visita al R.C. Villeneuve Loubet
La prima tappa fuoriporta dell’anno rotariano 2021-2022 ha visto una delegazione del R.C. Dalmine Centenario, guidata dal presidente Alessandro Cianciaruso, fare visita tra il 15 e il 17 ottobre al Club gemellato Villeneuve Loubet Marine Baie des Agnes, presieduto da Jean Jacques Frantz. Una tre giorni nell’incantevole località della Costa Azzurra, servita a rinsaldare la storica amicizia tra i due sodalizi e a promuovere un momento di confronto dopo il periodo di lontananza fisica dovuta alle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19. Tante le riflessioni a margine di una ripartenza che riguarda tutti i territori presidiati dal Rotary e la condivisione di un rinnovato impegno verso i progetti comuni, a cui associarne possibili nuovi. Nell’occasione, si è parlato anche de “La Ruota d’Oro”, ovvero il Rotary spiegato ai bambini, iniziativa che ha suscitato grande interesse tra gli amici francesi.
ISTITUZIONE COMMISSIONE PROGETTUALE DEDICATA AL PROGETTO “LA RUOTA D’ORO”
Il R.C. Dalmine Centenario ha invitato i Club a nominare un proprio rappresentante per costituire una Commissione che possa gestire il progetto da noi patrocinato e condiviso dal gruppo orobico 2 “ LA RUOTA D’ORO – IL ROTARY RACCONTATO AI BAMBINI E SEGNI DI PACE”. Dopo la prima dello spettacolo teatrale, trasmessa in diretta straming il 4 marzo 2021 e disponibile online, è nostra intenzione promuovere lo spettacolo e riuscire a produrlo dal vivo,sia nell’area di competenza del Distretto 2042 che a livello rotariano nazionale. Il socio Oreste Castagna, promotore del progetto, regista e attore, ha suggerito al consiglio direttivo del Rotary Club Dalmine Centenario di pianificare la promozione dello spettacolo, impegnandosi a portarla avanti attraverso il suo studio, come parte integrante del service. Il consiglio direttivo del nostro club, riunitosi lo scorso 7 ottobre, ha accolto la proposta del socio e suggerito che venga creata una commissione ad hoc , composta da un rappresentante di ogni club partecipante, che monitori i progressi della promozione e del service.
IL NOSTRO PRESIDENTE, ALESSANDRO CIANCIARUSO, ALL’UDIENZA PAPALE
Il nostro presidente, Alessandro Cianciaruso, è stato presente nel mese di ottobre all’udienza papale a Roma e, nella sua veste di rotariano, ha fatto benedire da Papa Francesco il gagliardetto del Rotary Club Dalmine Centenario. Breve, com’è ovvio, ma intenso nello sguardo e nelle parole l’incontro con il Pontefice, che è passato a salutare rivolgendosi a ciascuno dei presenti. “Una carica umana e spirituale straordinaria” – ha sottolineato Alessandro Cianciaruso, che ha partecipato all’udienza papale insieme a Andrea Pernice, PDG Distretto 2041.
END POLIO NOW: “Strategia di eradicazione della polio 2022–2026: mantenere una promessa”
La pandemia di Covid-19 ha sicuramente creato problemi all’azione internazionale finalizzata a debellare la poliomielite, certamente non ridotto gli sforzi del programma End Polio Now del Rotary nel mondo. Oggi più che mai, il Rotary rinnova lo sforzo per eradicare la seconda malattia umana della storia. Il vaccino antipolio continuerà a viaggiare per garantire la più capillare campagna di immunizzazione. Un anniversario importante quello del 24 ottobre 2021, in cui si celebra la World Polio Day e in cui ricorre il trentatreesimo anniversario della Global Polio Eradication Initiative (GPEI), ideata nel 1988 dai 5 partner: Organizzazione Mondiale della Sanità, Unicef, Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie Statunitensi (CDC), Rotary International e Fondazione Bill e Melinda Gates al fine di eradicare la poliomielite a livello mondiale, liberando la popolazione da questa antica piaga dell’umanità. Non esistendo farmaci in grado di curare questa malattia, l’unica possibilità di difesa è rappresentata dalla prevenzione vaccinale. Grazie alle campagne di vaccinazione di massa i casi di poliomielite dal 1988 ad oggi sono diminuiti del 99,9% e la stessa Italia è stata ufficialmente certificata “polio-free” il 21 giugno 2002 (anche se l’ultimo caso che si è manifestato nel nostro Paese risale al 1982).
Come noto, per anni nel mondo sono state implementate numerose importanti iniziative volte ad aumentare la consapevolezza sull’importanza di spegnere eventuali focolai esistenti sensibilizzando le istituzioni e la popolazione su una malattia troppo spesso dimenticata. Tuttavia, nonostante di recente anche la Regione Africana sia stata certificata libera dal poliovirus selvaggio, la poliomielite purtroppo è ancora una triste realtà che continua a mietere numerose vittime sia in termini di invalidità che in termini di mortalità, tra le quali, con una maggiore incidenza, i bambini sotto i cinque anni. Infatti, nonostante gli enormi progressi della medicina in ambito vaccinale, di cui oggi più che mai siamo testimoni grazie alla vaccinazione anti-SARS-Cov-2, che ha permesso il contenimento della Pandemia e un principio di ritorno alla tanto attesa normalità di cui il mondo intero è stato privato per due lunghi anni, la ricomparsa della poliomielite nei Paesi polio-free continua a rimanere un evento possibile, fintanto che ci saranno zone del mondo in cui la malattia è presente e diffusa.
Sebbene oggi tale patologia sia endemica nei soli Paesi del mondo: (Pakistan, Afghanistan, Nigeria, Papua Nuova Guinea e Somalia), la persistenza di focolai epidemici, anche se localizzati in aree geograficamente circoscritte, costituisce un rischio latente per la globalità della popolazione; rischio peraltro notevolmente amplificato dal movimento della popolazione da quelle aree per ragioni familiari, economiche, culturali, ma soprattutto sociali nel contesto dei flussi di popolazioni sfollate e del rientro dei rifugiati. Inoltre, il blocco imposto dalla pandemia Covid-19 nell’era pre-vaccinale e le persistenti barriere etniche e religiose, che hanno impedito di raggiungere ogni bambino con i vaccini antipolio, hanno contribuito ad un aumento esponenziale dei casi di malattia. Solo nel 2020, infatti, sono stati registrati 1226 casi di tutte le forme di poliomielite rispetto ai soli 138 del 2018.
Questi numeri appaiono ancor più preoccupanti se si considera che, come suggeriscono i recenti dati UNICEF e le numerose pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali gli ultimi 18 mesi hanno visto un significativo e vertiginoso calo delle coperture relativamente alle vaccinazioni infantili: circa 23 milioni di bambini hanno perso le vaccinazioni di routine nel 2020, con un aumento di 3,7 milioni rispetto al 2019. Una delle ragioni principali di questo importante decremento delle coperture vaccinali è stata la diversione delle risorse allocate e stanziate dalla impellente necessità di combattere la Pandemia COVID-19, protagonista indiscussa del panorama sanitario, politico, economico e sociale dell’ultimo biennio. India e Pakistan, in particolare, sono i due Paesi con il maggiore aumento delle vaccinazioni infantili dimenticate, per un totale di 4 milioni di dosi non somministrate.
Per quattro mesi del 2020 anche la GPEI si è trovata costretta a sospendere le campagne porta a porta contro la polio per proteggere le comunità dalla diffusione del COVID-19, allocando le sue risorse economiche ed umane per sostenere la risposta alla pandemia in quasi 50 Paesi. Ad aggravare la situazione il fatto che la maggior parte dei bambini privati del vaccino (molti dei quali provengono da comunità con accesso limitato ai servizi di prevenzione, spesso isolate dai centri sociali e soggette a conflitti politici e sociali sempre in aumento e ricorrenti) non ha ricevuto neanche una singola dose di vaccinazione.
A tal proposito, la scarsa consapevolezza e il dilagante fenomeno della Vaccine Hesitancy hanno ostacolato il progresso dell’eradicazione della polio soprattutto nei due Paesi con il maggior numero di casi di poliovirus selvaggi segnalati: Pakistan e Afghanistan. Entrambi i Paesi, infatti, hanno registrato un picco di casi durante il 2020 dopo che la vaccinazione anti-poliomielite è stata sospesa per dare spazio alla campagna di vaccinazione anti-COVID-19 e proteggere le comunità dalle gravi incombenze della Pandemia.
Casi di poliovirus selvaggi segnalati in Pakistan e Afghanistan nei primi 10 mesi di ogni anno dal 2011 al 2021
Alla ripresa delle vaccinazioni antipolio nell’agosto 2020, entrambi i Paesi hanno registrato nel 2021 il numero più basso di casi di polio segnalati in più di un decennio. Per questo, le Nazioni Unite si stanno preparando a vaccinare tutti i bambini sotto i 5 anni in Afghanistan, compresi gli oltre 3,3 milioni che non potevano essere raggiunti dal 2018, a dar prova, ancora una volta, di quanto la vaccinazione rappresenti l’unico strumento reale e tangibile quale arma salvavita contro le malattie infettive.
Al fine di proseguire lungo la strada di questi incoraggianti successi, il Pakistan e l’Afghanistan hanno chiesto una rinnovata solidarietà globale e l’approvvigionamento di risorse continue necessarie per eradicare questa malattia prevenibile esclusivamente con la prevenzione vaccinale. Essi, dunque, si sono impegnati a rafforzare la loro partnership con GPEI per migliorare le campagne di vaccinazione e l’impegno con le comunità ad alto rischio di polio.
A tal fine, nel giugno 2021, il GPEI ha lanciato il piano “Strategia di eradicazione della polio 2022–2026: mantenere una promessa” che sostituisce la precedente programmazione 2019-2023.
Il Piano strategico 2022-2026, soprattutto nel delicato contesto attuale, in cui la pandemia di COVID-19 sta continuando a devastare il mondo dopo i 211,7 milioni di casi e 4,43 milioni di morti (al 23 agosto 2021), poiché le campagne di vaccinazione di massa hanno ridotto la drastica situazione in termini di mortalità e morbilità (al 23 agosto 2021, il 24,6% della popolazione mondiale era completamente vaccinato, il 32,7% aveva ricevuto almeno una singola dose e 33,56 milioni di dosi venivano somministrate su base giornaliera), sottolinea l’urgenza di rimettere nuovamente al primo posto gli sforzi per l’eradicazione della polio proponendo una serie completa di programmi strategici implementati a tal fine.
Ott 5, 2021 | periodico
Emergenza Sanitaria: approfondimento con Roberto Rusconi, presidente gruppo Habilita
Il mese di settembre, apertosi con il tradizionale del “Parliamo tra noi”, si è concluso con la serata che ha avuto ospite e relatore il dott. Roberto Rusconi, presidente del Gruppo Habilita, il quale ha sviluppato il tema dell’emergenza sanitaria, delineando il quadro dell’operatività delle strutture cliniche e ospedaliere tra il periodo di massimo sviluppo della pandemia da Covid-19 e le prospettive di graduale ritorno alla normalità alla luce della situazione in corso. Serata promossa in collaborazione con Inner Wheel Treviglio, presente con la presidente Gabriella Mornati e alcune socie, e a cui sono intervenuti, Andrea Pernice – past Governor Distretto 2041, e Riccardo Rovelli – Presidente RC Sarnico e Valcavallina.
Roberto Rusconi, il più importante imprenditore bergamasco in campo sanitario, è presidente e amministratore delegato del gruppo Habilita cui fanno capo cliniche, case di cura, laboratori di analisi, e che ha alle spalle 42 anni di attività. Habilita è una realtà formata da nove sedi. Quella di Zingonia, da cui potremmo dire tutto è nato, con il centro iperbarico, unico presidio di Neuroriabilitazione ad alta complessità, unito ai poliambulatori di Bergamo e Osio Sotto. In bergamasca, nella ex sede della Croce Rossa di Albino, funziona un centro dedicato ai pazienti disabili gravi. E ancora il Poliambulatorio di Clusone, l’unità di medicina e riabilitazione nell’ospedale di Sarnico, mentre a Bonate funziona uno dei più grossi laboratori analisi della provincia. L’area piemontese con i suoi 160 posti letto nelle due sedi di Acqui Terme e Fara Novarese, si occupa solo di chirurgia ortopedica con l’effettuazione di circa 2000 protesi totali o parziali delle articolazioni della spalla-ginocchio e anca. Proprio in Piemonte, in piena pandemia, Habilita ha sviluppato un accordo con la Regione che ha portato a realizzare dei reparti specifici Covid-19 nelle proprie cliniche con 60 malati ricoverati. Nella Bergamasca Habilita ha offerto un contributo rilevante nell’ambito della campagna vaccinale, con strutture dedicate a Clusone, Sarnico e al CUS di Dalmine per somministrare oltre 500 vaccini al giorno.
L’illustrazione dello scenario dovuto alla pandemia, che ha caratterizzato gli ultimi 18 mesi e più, ha rilevato quanto le problematiche di natura gestionale e operativa dell’emergenza si siano riverberate sulle cure specialistiche, con un calo delle prestazioni di quelle più urgenti di tipo interventistico e che con il tempo devono essere recuperate. In generale, le equipe medico-infermieristiche del gruppo Habilita hanno offerto un supporto fondamentale non solo nella fase più critica e impattante del contagio da Covid-19, contribuendo sia al ritorno a pieno regime dei reparti specialistici, sia alla campagna vaccinale.
I 50 anni di AIDO in interclub con R.C. Bergamo Hospital 1 GXXIII
Il 22 settembre il R.C. Dalmine Centenario ha partecipato alla serata interclub organizzata dal R.C. Bergamo Hospital 1 GXXIII, che si è tenuto al Golf Parco dei Colli e ha visto ospite una delegazione dell’AIDO in occasione del 50ennale della benemerita associazione. Nel saluto di apertura il presidente del nostro Club, Alessandro Cianciaruso, ha sottolineato l’importanza della serata per il significato che la sigla AIDO racchiude per la società civile italiana. La donazione degli organi è un tema che ha attraversato l’ultimo mezzo secolo di storia del nostro Paese, con esempi mirabili di generosità nel momento in cui una vita viene meno per continuare a dare speranza a chi è in attesa di un trapianto.
L’anno 2021 per AIDO è un anno speciale. Sono trascorsi 50 anni di storia associativa dalla nascita della DOB (Donatori Organi Bergamo) che divenne poi nel 1973 AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule). Sappiamo che nel luglio scorso l’AIDO di Bergamo ha visto posizionare la propria bandiera con il logo su 50 vette bergamasche, mentre una mostra fotografica è stata ospitata dall’aeroporto e ora è visitabile all’Ospedale Papa Giovanni. “E’ importante ricordare che la scintilla, 50 anni fa, è scoccata a Bergamo e mi è noto che esistano sul territorio provinciale ben oltre il centinaio di gruppi che animano il tema della donazione degli organi – ha sottolineato Alessandro Canciaruso – Probabilmente, senza AIDO non si sarebbe stata la legge che permette a chi fa la carta di identità elettronica di indicare la scelta di donare i propri organi. Se riflettiamo, non è cosa da poco. Un gesto di amore, solidarietà, speranza. Chi lo sottoscrive, ne è certamente convinto. E io sono altrettanto convinto che questa sera ascolteremo le testimonianze di una cronistoria straordinaria”.
(nella foto: i presidenti dei due club gemellati con Corrado Valli, presidente consiglio regionale AIDO Lombardia)
Angeli i colori della musica
Lo scorso 15 settembre, nella piazza OMS dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della mostra “Angeli i colori della musica”, composta da 45 sculture di 2,00 mt di altezza per 3 cm di spessore su base metallica autoportante, disegnate dall’architetto Angelo Mena, realizzate in multistrati di okoumè dalla Capoferri spa e poi affidate all’interpretazione pittorica di altrettanti ragazzi disabili appartenenti a quattro associazioni: ANFASS – Brescia LA NUVOLA – Orzinuovi RUSTICO BELFIORE – Chiari INCORDATA ODV – Grumello del Monte. Alla cerimonia di apertura della mostra, patrocinata dal R.C. Dalmine Centenario e dal R.C. Bergamo Hospital 1 GXXIII, hanno partecipato Beatrice Stasi, DG dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, e una folta rappresentanza di medici e infermieri insieme a ragazzi e familiari dell’Associazione INCORDATA.
Questa riproposizione in ambito ospedaliero nasce da un’idea degli autori di questo progetto, Angelo Mena e Federica Bandinelli, come atto di riconoscenza verso tutto il personale sanitario che ha tanto combattuto nella “guerra al Covid-19” e che ogni giorno continua a condurre dure battaglie nel salvare vite umane. “Angels on Earth – Angeli sulla Terra” è il brano sinfonico in tre movimenti, composto appositamente per la mostra dal maestro Leonardo Di Lorenzo, che funge da colonna sonora per tutta la durata dell’evento, che si concluderà a metà ottobre.
La DG dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, Beatrice Stasi, tra Federica Bandinelli e Angelo Mena; ai lati Roberto Cugini, presidente del R.C. Bergamo Hospital 1 GXXIII, e Eugenio Sorrentino, prefetto del R.C. Dalmine Centenario. A fianco l’angelo donato all’ospedale. Nelle altre immagini: la rappresentanza di medici e infermieri e il momento del taglio del nastro della mostra.
Cavicchio Rosa a Mirella Pontiggia
Nuovo importante riconoscimento per Mirella Ponteggia, Vice Questore e Dirigente della Polizia Stradale di Bergamo, socio del nostro Club. A lei il Comune di Ciserano ha conferita l’alta benemerenza civica “Cavicchio Rosa” per gli alti meriti professionali e personali, distintasi per l’impegno quotidiano dicoordinamento della polizia stradale e per le iniziative di sensibilizzazione a favore delle ragazze e dei ragazzi realizzate nelle scuole. Il Cavicchio Rosa è stato istituto per premiare le figure femminile che si sono distinte nei diversi ambiti lavorativi e professionali. A Mirella i complimenti del R.C. Dalmine Centenario che si onora di annoverarla nella compagine dei soci.
Nel frattempo, grazie al lavoro della Polizia Stradale di Bergamo, il simulatore di guida donato dal nostro Club ha ripreso a inanellare tappa per educare i giovani al corretto comportamento sulle due ruote.
Immensa Martina Caironi
Un plauso speciale a Martina Caironi, socio onorario del nostro Club, che alle Paralimpiadi di Tokio ha confermato il suo grande valore sportivo e umano fregiandosi di due medaglie di argento nel salto in lungo e in una storica finale dei 100 metri T63 che ha visto sul podio lei e altre due azzurre, la vincitrice Ambra Sabatini e la terza classificata Monica Contraffatto. Grazie a Martina per le emozioni che ci ha regalato e continuerà a regalarci. (nella foto: Martina Caironi con Monica Contraffatto e Ambra Sabatini)
Visita internazionale al laboratorio tamponi di Calcinate
Una delegazione proveniente principalmente dalla Germania, comprendente tra gli altri Thomas Preisendanz (governatore del distretto Rotary di Stoccarda), Hans-Peter Burghof (presidente del Rotary Club Stuttgart Solitude e noto economista), Jörg Wolff (già dirigente di vertice della Fondazione Konrad Adenauer), a cui si sono aggiunti rotariani di Lione e Saint Étienne, ha visitato laboratorio del presidio ospedaliero di Calcinate, dedicato ai test Covid-19, voluto e finanziato dal Distretto Rotary 2042 proprio nel periodo più critica della pandemia. Un risultato eccezionale, spegno dello spirito rotariano, come hanno rimarcato il governatore in carica Edoardo Gerbelli, il past governor, Giuseppe Navarini, che ha guidato la fase realizzativa del progetto, e il governatore eletto, Davide Gallasso. Un laboratorio al servizio di tutta la Lombardia, realizzato a tempo di record e frutto della sinergia tra Rotary (che ha donato mezzo milione di euro), Asst Bergamo Est, Ats Bergamo, Porsche Consulting e Multiply Labs, start up americana in cui sono stati ideati i macchinari che automatizzano il processo di analisi dei tamponi. Fautore della visita il prof. Alberto Barzanò, responsabile della Commissione Azione Internazionale, il quale si è avvalso della disponibilità del Rotary Club Sarnico e Valle Cavallina.
Set 2, 2021 | periodico
Agosto all’insegna degli aiuti
Il mese di agosto non ha visto i rotariani riunirsi in presenza, ma l’attività non si è fermata anche per le emergenze internazionali che hanno sollecitato l’attivazione di piani di intervento immediati. Su invito della Commissione Azione Internazionale distrettuale, il nostro club ha versato la somma di 500 euro a sostegno del fondo di aiuto per le popolazioni tedesche, in particolare quelle residenti in Renania Palatinato, colpite dall’alluvione.
Si è poi inserita, drammaticamente, l’emergenza Afghanistan. I Governatori dei 14 Distretti si sono attivati per sollecitare iniziative a sostegno del popolo afghano. Nel Paese sono operativi tre Club Rotary , uno a Kabul, un secondo ad Herat (attualmente presieduto da una donna) , un terzo a Jalalabad. “Non occorre aggiungere nulla sulla sorte a cui possono andare incontro questi rotariani che si trovano a condividere in toto i nostri valori in una terra “sbagliata”, così come sulla sorte di tanti afghani che hanno combattuto accanto agli occidentali per la difesa dei diritti dell’uomo e della donna, forse traditi dagli stessi che avevano fatto loro credere che avrebbero continuato a vivere in uno stato democratico dopo il ritiro delle forze militari occidentali” – scrivono i Governatori.
Pienamente condivisibile la riflessione dei Governatori, secondo cui interventi dei singoli rotariani o di Club in questa delicata fase potrebbero rivelarsi scarsamente efficaci ; solo con un’unica voce del sistema Rotary potremo avere ascolto ed intervenire per aiutare concretamente i profughi afghani.
Sarà invece determinante dare la giusta ed efficace partecipazione e il supporto a programmi nazionali e internazionali di accoglienza e di inserimento di tutte queste persone e delle loro famiglie, a mano a mano che i corridoi umanitari avranno dato loro la possibilità di entrare in Italia, una volta terminato il periodo di quarantena obbligatoria per la pandemia Covid.
E’ richiesto un impegno per l’inserimento sociale e il sostegno di queste famiglie.
Particolarmente efficaci potrebbero essere la ricerca di appartamenti sfitti di rotariani per dare subito a loro un tetto per dormire; una prima raccolta fondi per provvedere al loro sostentamento (sicuramente non mancheranno sussidi nazionali e/o comunitari) ; l’inserimento nel mondo del lavoro: molti di loro avranno titoli di studio e competenze specifiche, altri no, ma contando su 39.000 rotariani, dei quali molti imprenditori ed industriali, non sarà un’impresa disperata trovare per alcuni di loro una opportunità di lavoro, sempre in accordo e nell’ambito di programmi istituzionali di accoglienza e sostegno.
Azioni di sostengo al popolo afghano
Il Rotary 2042 ha promosso la prima Convirtuale Distrettuale, alle ore 21 di venerdì 3 settembre, sul tema QUELLO CHE POSSIAMO IMPARARE IN AFRICA. LA SALUTE COME BENE COMUNE, che si terrà in collegamento Zoom previa registrazione al seguente link:
https://us02web.zoom.us/meeting/register/tZAud-6vrzsrHNOc2u5jy6J9-4n_5fKSUpH1
Ospite della serata don Dante Carraro, cardiologo, consacrato sacerdote della Diocesi di Padova nel 1991, dal 1994 al 2008 è il vicedirettore dell’Ong Medici con l’Africa Cuamm, da oltre 60 anni impegnata nel campo della cooperazione sanitaria internazionale e, in particolare, nell’Africa sub-sahariana, per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Nel 2020 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Italiana dell’onorificenza di commendatore dell’Ordine “Al merito della Repubblica italiana”, titolo che riceverà direttamente dal Presidente della Repubblica a Roma non appena la situazione di emergenza legata al covid lo consentirà. Attraverso don Dante un riconoscimento importante all’Africa e alla sua gente, assieme al lavoro di tanti volontari, collaboratori, amici e sostenitori del Cuamm.
Mostra “Angeli i colori della musica”
Il 15 settembre, alle ore 11:30, in piazza OMS dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, verrà inaugurata la mostra “Angeli i colori della musica”, basata sull’esposizione di 45 sculture disegnate dall’architetto Angelo Mena, autore del progetto insieme a Federica Bandinelli, e dipinte da ragazzi disabili.
La mostra, che resterà allestita fino al 15 ottobre, gode del patrocinio del Rotary Club Dalmine Centenario e del R.C. Hospital 1 GXXIII e, come sottolineano i promotori, è stata ideata come atto di riconoscenza verso tutto il personale sanitario che ha tanto combattuto la guerra al Covid-19 e che ogni giorno continua a condurre battaglie per salvare vite umane. “Angels on earth – Angeli sulla Terra”, brano sinfonico composto dal maestro Leonardo Di Lorenzo, sarà la colonna sonora per tutta la durata dell’evento.
Lug 31, 2021 | periodico
Mercoledì 23 giugno, a La Vacherie di Brusaporto, si è svolta la cerimonia di Passaggio delle Consegne tra il presidente uscente Beniamino Aliberti e il presidente eletto Alessandro Cianciaruso. Evento coinciso con il ritorno alle riunioni in presenza e nel corso del quale, come da tradizione, è stata assegnato il Premio di laurea Daniele Adorni, giunto alla undicesima edizione. Nei mesi della pandemia il sodalizio è riuscito a varare lo spettacolo “La Ruota d’Oro”, ovvero il Rotary spiegato ai bambini, ideato dal socio, attore e regista Oreste Castagna per farne uno strumento divulgativo universale attraverso il Distretto 2042. Il nuovo presidente Alessandro Cianciaruso, invitando i soci a essere protagonisti del cambiamento, ha ribadito la volontà di proseguire i programmi pluriennali, tra cui la sicurezza stradale e il sostegno alle attività di Spazio Autismo, e l’assegnazione dei premi di laurea. Quello intitolato a Daniele Adorni e destinato a laureati in economia dell’Universita’ di Bergamo, arrivato all’undicesima edizione, è stato conferito a Laura Mariani, presenti le docenti Cristiana Cattaneo e Giovanna Galizzi. Dal 2021-22 il R.C. Dalmine Centenario introduce il premio di laurea Friedel Elzi, in collaborazione con UniBg e il patrocinio della Fondazione Mia, sul tema “Architettura in Bergamasca tra storia, ingegneria e sviluppo economico”.
IL DISCORSO DI INSEDIAMENTO DI ALESSANDRO CIANCIARUSO
Cari Soci rotariani, amici, ospiti,
non posso nascondere l’emozione che provo in questo momento, così come mi è chiaro il compito che mi è stato affidato e ho raccolto con lo spirito di servizio che lega gli appartenenti alla famiglia del Rotary. Confesso che nei lunghi mesi di avvicinamento alla data del passaggio delle consegne ho molto pensato a quanto avremmo potuto fare insieme e quanto fosse importante contare su una squadra affiatata, senza tralasciare le idee e i contributi che mi aspetto da ciascuno di voi soci, indipendentemente dagli incarichi. In questi mesi, caratterizzati da riunioni a distanza che hanno sottratto sicuramente a ciascuno di noi il valore dell’atmosfera che siamo tornati a respirare da poco, ho alternato momenti di gioia e momenti di piena euforia, pensando a questo momento ma anche momenti di immensa agitazione e a volte anche di panico.
Desidero ringraziare Beniamino Aliberti, il quale, come il suo predecessore Valentino Cettolin, ha dovuto rinunciare ad avere intorno a sé la lieta presenza dei soci e degli ospiti, com’è nella tradizione rotariana. Voglio pensare che il peggio sia alle spalle, ma senza i due past president, che hanno avuto il merito di tenere unita la nostra compagine, non ci sarebbe stata la continuità necessaria. Ne raccolgo il testimone, insieme ai progetti e alle iniziative che sono stati portati avanti, nonostante i mille ostacoli. “Beniamino, hai dovuto gestire il club in un anno così difficile e particolare per tutti noi, un anno impostato in modalità totalmente diversa da quella a cui eravamo abituati. Il tuo impegno ha fatto in modo che potessi finalmente ritrovarci in presenza. Sei stato bravissimo e invito tutti a rivolgerti un grosso applauso”. Voglio ringraziare tutti i Soci del mio club che mi hanno affidato questo importante incarico. Spero di esserne all’altezza. Un ringraziamento particolare va al Mio Amico Andrea Pernice che oramai da anni mi segue, mi consiglia e mi aiuta sia professionalmente che rotarianamente.
Last but not least, un ringraziamento davvero speciale va alla Mia famiglia che mi sopporta. Avete capito bene, mi sopporta, perché credetemi che avere un padre e un marito molto spesso lontano e, anche quelle poche volte in cui è vicino spesso, ha la testa altrove, non deve essere facile. Pertanto, il termine Sopporta è sicuramente quello più adatto. Vero, papi?
Questo che sta iniziando è solo il mio quarto anno all’interno del mondo Rotary, un mondo che ho avuto il piacere di incontrare grazie all’amico Eugenio Sorrentino socio del ns club e che per questo non smetterò Mai di ringraziare. Lo sto iniziando con un ruolo molto importante, che vi assicuro affronterò con il massimo impegno. Chi mi conosce sa che sono una persona che non crede alle coincidenz,e bensì e fermamente convinto che ogni cosa accade per una ragione precisa…. Sono stato spillato il 24 febbraio 2017. Per noi Rotariani una data molto importante perché segna la nascita del Rotary e appunto nel 2017 abbiamo celebrato il 112esimo anno di vita. Ora, per qualcuno sarà una semplice coincidenza, ma per me essere stato spillato il giorno esatto del compleanno per di più capitato esattamente di giovedì, e cioè il giorno in cui il ns club si riunisce, non può essere una semplice coincidenza. Da sempre, il motto che accompagna la filosofia dirigenziale della compagnia aerea che mi ha reso quello che sono è: siate portatori di cambiamenti. Il 1° febbraio di quest’anno il presidente internazionale del Rotary per l’anno 21/22, cioè l’anno della mia presidenza , durante il suo discorso sul tema del nuovo anno Rotariano ha concluso il suo discorso dicendo: my dear change maker, are you ready?? Miei cari portatori di cambiamenti, siete pronti?? Portatori di cambiamenti!!!! Anche questa è una coincidenza???
I prossimi anni saranno a mio avviso molto duri per il Rotary in generale: La diminuzione dell’effettivo sarà un tema che ci accompagnerà e per il quale dobbiamo fare tutti una riflessione, cercando di minimizzare il più possibile il fenomeno, coinvolgendo tutti i soci a partecipare attivamente alla vita del club. Questo è vero ed è anche quello che impariamo durante i vari seminari di formazione o persino all’interno del manuale del Presidente per la gestione del club. Personalmente ritengo che bisogna ripartire dalla base, dal territorio e soprattutto dai bambini e dai giovani. Sono loro il Rotary del futuro ed è da loro che bisogna ripartire, spiegandogli e raccontandogli tutto ciò che di fantastico il Rotary fa e ha fatto fino ad oggi. Spesso mi capita di parlare con ragazzi giovani e troppo spesso mi sento chiedere cosa di preciso faccia il Rotary , troppo spesso mi rendo conto come una ampia parte dei giovani non conosca minimamente il mondo Rotary e pertanto e proprio da lì che dobbiamo ripartire !!!!
Mi piacerebbe fare tante cose durante il mio anno, ma voglio essere realista con me stesso e con il Mio club. Quindi, questo anno sarà caratterizzato dal poco ma Buono, ci impegneremo a dar seguito e continuità ai progetti che il Nostri club ha realizzato fino ad oggi, a consolidare gli ultimi introdotti, a cominciare dal Premio di Laurea dedicato alla memoria del socio Friedel Elzi, e per quanto possibile cercheremo di aumentare il nostro effettivo con delle serate dedicate appunto a far conoscere il Rotary, ma sopratutto ci impegneremo per mantenere l’attuale effettivo. Durante l’anno che si è appena concluso e’ stato presentato dal nostro club, in collaborazione con i club dell’Orobico 2, un progetto molto bello chiamato La Ruota d’Oro , il Rotary raccontato ai bambini, e siccome a mio avviso e’ proprio da lì che bisogna ripartire, mi piacerebbe poter portare questo spettacolo in altre città non sarà certo facile ma a noi Rotariani le cose facili non ci sono mai piaciute. Mi auguro che questa modalità di incontro possa continuare e che si possa tornare a vivere quel calore umano che è tanto caro a tutti noi e del quale abbiamo tutti un immenso bisogno.
Vi auguro un buon proseguimento di serata e spero di non avervi annoiato troppo!! Grazie a tutti e buon Rotary.
IL SALUTO DI BENIAMINO ALIBERTI
Carissimi tutti, sembra ieri ma è passato un anno, il 25 giugno dell’anno scorso (passaggio delle consegne a.r. 2020/2021) eravamo convinti che il peggio fosse passato e che si aprisse un nuovo scenario e si ritornasse alla normalità. Invece, subito dopo, tutte le nostre speranze andarono deluse e, dopo solo altre due conviviali in presenza, si è ritornati per tutto l’anno ai collegamenti per via telematica. Ma ciononostante ritengo che, anche gli incontri che non si sono svolti in presenza, siano riusciti ad avere una loro particolare importanza anche se, vederci in presenza mi riempie il cuore di gioia e, questa volta, speriamo che sia l’inizio di un definitivo ritorno alla normalità. Come di prassi, al Presidente uscente, nella giornata del passaggio delle consegne, tocca fare il bilancio delle attività svolte dal Club nell’ultimo anno rotariano, che oggi si conclude.
Debbo dire che, pur con i limiti imposti dalla pandemia, il Club Dalmine Centenario, che ho avuto l’onere e l’onore di presiedere quest’anno, è quasi integralmente riuscito a mantenere in vita i progetti in corso e a dar vita anche a nuovi progetti, nonché a completarne uno grandioso su cui mi soffermerò in seguito. Tra i progetti in corso siamo riusciti a mantenere in vita il nostro sostegno al progetto Spazio Autismo contribuendo con l’acquisto di 60 copie del libro “Dal passato verso il futuro con coraggio” realizzato dall’Associazione Spazio Autismo. Tutto ciò grazie alla collaborazione del socio Eugenio Sorrentino, che ringrazio tanto, oggi purtroppo assente per motivi di salute. Abbiamo, come ogni anno in occasione delle festività natalizie, consegnato generi alimentari a Don Claudio della Parrocchia di Sforzatica di Dalmine per la distribuzione a favore delle famiglie indigenti del territorio e tutto ciò è potuto avvenire anche grazie alla collaborazione dei soci Silvano Onori e Greta Bertuletti, che ringrazio sentitamente. Ovviamente, per i limiti normativi impostici dalla pandemia, quest’anno non si è potuto proseguire il progetto pluriennale sulla sicurezza stradale – Safe Drive, il cui referente è il nostro socio, oggi assistente del governatore, Roberto Lodovici, visto che le discoteche sono state sempre chiuse (mi dispiace, ma Roberto, quest’anno, non ha potuto distribuire i palloncini per l’etilometro). Si è inoltre proseguito con l’organizzazione del premio di laurea a ricordo del nostro socio scomparso ormai da alcuni anni, dott. Daniele Adorni, che, come di consueto, si conclude con la premiazione che, come per tradizione, avverrà questa sera. Il referente del presente progetto da anni è il nostro socio, tesoriere del nostro club e del distretto, dott. Carmine Pagano, che provvederà personalmente alla premiazione e che ringrazio per tutto quello che ha fatto in quest’anno, sia per il club che per il distretto.
E nonostante tutto, siamo riusciti anche a far partire un nuovo progetto; anche in questo caso si tratta di un premio di laurea, in onore del nostro socio Friedel Elzi, scomparso due anni fa, grande rotariano, socio fondatore del nostro club e fondatore anche del Rotary Club Hospital 1, nostro club gemellato, il cui presidente Claudia Canesi è qui presente e che salutiamo. Tale premio di laurea avrà ad oggetto tematiche care al nostro socio Friedel Elzi ed ha già ottenuto il patrocinio da parte dell’Università degli Studi di Bergamo e tutto ciò grazie all’attività svolta dal nostro socio Eugenio Sorrentino, referente per questo nuovo nostro progetto di club, che ringrazio di cuore. A questo punto mi corre l’obbligo anche di ricordare gli importanti progetti realizzati sia a livello di gruppo orobico, sia distrettuale ed anche interdistrettuale.
Grazie anche alla collaborazione sul territorio delle socie Alice Melocchi e Greta Bertuletti, abbiamo portato a termine il progetto del Rotary International Usaid, coordinato dal nostro distretto, con la consegna, in due tranche, di ben 16 chromebook all’istituto Einaudi di Dalmine, consegnati alla dirigente scolastica dott.ssa Maria Nadia Cartasegna, la quale, dopo aver ringraziato il club e il distretto Rotary 2042, ha curato la distribuzione ad alcuni giovani studenti di famiglie indigenti, che non potevano acquistare tale strumento indispensabile per la didattica a distanza. Sempre a livello interdistrettuale, mi piace ricordare l’inizio della nostra partecipazione ad un’iniziativa del Rotary per l’ambiente ed in particolare per il progetto Plastic Free Water, la cui nostra referente, Alessandra Ravasio, ringrazio tantissimo. Inoltre, a livello di Rotary del gruppo orobico, debbo ricordare la nostra partecipazione sia alla ripartenza delle rappresentazioni teatrali del rinnovato teatro Donizetti, con gli abbonamenti al Donizetti web, sia soprattutto per la nostra partecipazione insieme a tutti i nostri cari soci rotariani bergamaschi per l’iniziativa del bosco della memoria , a ricordo dell’immane tragedia che ha colpito la nostra città a seguito della pandemia da Covid19. Ovviamente altri interventi e altri progetti sono stati patrocinati dal nostro club ma a questo punto devo, con orgoglio, parlare di quello importantissimo, la cui idea è iniziata alcuni anni orsono, ma che si è realizzata in quest’anno e che oggi si chiude, ma che continuerà in futuro.
Si tratta del progetto “La Ruota d’Oro – il Rotary raccontato ai bambini”, ideato e realizzato dal nostro socio Oreste Castagna, grande attore, regista, intrattenitore, che, nell’impossibilità di effettuare dal vivo la rappresentazione teatrale, è riuscito a realizzarla in streaming, in questo coadiuvato dal socio Giambattista Gualdi, ed il video è stato trasmesso in una webinair su YouTube il 4 marzo di quest’anno, con grande successo. Il successo di questo progetto è stato grande come grande è il nostro Oreste Castagna ed è veramente con piacere e con orgoglio che questo progetto, ricordiamo, realizzato con il contributo di tutto il gruppo orobico 2, è stato talmente apprezzato dal Governatore Laura Brianza che ha deciso di inserire una sintesi del filmato realizzato durante il prossimo congresso distrettuale e passaggio delle consegne dei governatori, fissato per il prossimo 3 luglio 2021. Grazie e bravo Oreste!.
Queste in sintesi le attività svolte dal nostro club in questo anno “orribilis”, ma che come dicevo ha avuto anche aspetti positivi. Il collegamento a mezzo Zoom ha permesso di partecipare ad alcuni eventi con clubs molto lontani, su tematiche a volte molto importanti e questo sia a livello di gruppi orobici sia in tutto il territorio nazionale, organizzando interclub altrimenti irrealizzabili. Certo, in un anno del genere è stato impossibile incrementare il numero dei soci, ma confido che tutto ciò verrà realizzato a breve dal mio valente successore, sperando che non si abbatta ancora nessun limite alla possibilità di riunioni in presenza. Infine, augurandomi di non tediarvi troppo, sempre sull’incremento dell’effettivo, vorrei, riprendendo le statistiche che mi sono state inoltrate dalla Membership Rotary International, fare qualche considerazione su quelli che sono gli apprezzamenti dei soci rotary che sono risultati essere, nella stragrande maggioranza, soprattutto le azioni di pubblico interesse ma, ancor di più, l’amicizia e l’affiatamento. Sotto tale aspetto, da vecchio rotariano, ritengo che il Rotary deve sempre improntare la propria partecipazione alle attività del club in spirito di amicizia e in modo unitario, senza voler primeggiare. A volte, chi presume di primeggiare non primeggia affatto, e nessun socio e nessun club per dirsi effettivamente rotariano deve piantare bandierine ma deve cercare sempre di utilizzare tutte le risorse che possono venire dalla sinergia con altri club, perché è solo con l’unione che si raggiungono grandissimi risultati.
Del resto, il presidente del club di Treviglio, Sergio Mulitsch di Palmenberg, alcuni decenni orsono, è riuscito a realizzare il più grande progetto che caratterizza il Rotary Internazionale, che è la eradicazione della poliomelite nel mondo, lo ha fatto grazie alla collaborazione di tutti i club rotary del mondo con cui si metteva in contatto per la consegna dei vaccini. In pratica, in mancanza di coordinamento tra più club non si possono mai raggiungere risultati grandiosi.
AL MONASTERO DI ASTINO IL PRIMO EVENTO UFFICIALE DEL NUOVO ANNO ROTARIANO
Il 13 luglio il Rotary Club Dalmine Centenario ha aderito all’appuntamento in Interclub con il RC Bergamo Nord, dedicato alla VISITA AL MONASTERO DI ASTINO – TRA ARTE E BIODIVERSITA. Dopo una una visita al monastero e al refettorio con una guida, ha fatto seguito una breve conferenza sul tema della Biodiverità della Valle di Astino.
“Astino è una realtà a cui il nostro club è particolarmente affezionato – ha detto il presidente Alessandro Cianciaruso, rivolto ai presenti all’evento – Negli anni passati, grazie all’amico Friedel Elzi che ci ha lasciato troppo presto e per conto della Fondazione MIA ha curato il recupero di questo maestoso complesso, abbiamo vissuto le trasformazioni, ci siamo calati nell’armonia e nella straordinaria bellezza di ambienti suggestivi. Ci siamo ammantati della cultura intrisa in questo antico monastero e la visita di questa sera ci arricchisce ulteriormente. Io personalmente vivo l’emozione del primo evento ufficiale e della prima uscita in veste di presidente e sono felice di condividere questo momento in interclub, che ci consente di vivere insieme lo spirito Rotariano”.
IL PIANO STRATEGICO ALLA PRIMA RIUNIONE DEL NUOVO ANNO ROTARIANO A LA VACHERIE DI BRUSAPORTO
Una conviviale a tema “PARLIAMO TRA NOI”, preceduta dalla prima riunione del nuovo consiglio direttivo, ha inaugurato giovedì 15 luglio il calendario degli appuntamenti del Rotary Club Dalmine Centenario nella sede de La Vacherie a Brusaporto. In tale occasione, il presidente 2021-22 Alessandro Cianciaruso ha illustrato le linee del Piano Strategico del Clun, richiamando i principi di Amicizia, Integrità, Diversità, Servizio e Leadership, e focalizzando gli obiettivi del Rotary International, ovvero sostenere e rafforzare i club, migliorare la consapevolezza e l’immagine pubblica, focus e incremento dell’azione umanitaria.
Salute, Economia, Società e Ambiente i temi prescelti e che caratterizzeranno i momenti di incontro e confronto con i soggetti di relazione del Rotary. La volontà è quella di attivare iniziative di servizio sul territorio attraverso l’espressione della professionalità dei rotariani. Confermata l’intenzione di dare continuità ai progetti pluriennali del club con avvio di un nuovo progetto all’anno. Nel Piano Operativo figurano: La Ruota d’oro – il Rotary raccontato ai bambini e segni di pace – divulgazione e internazionalizzazione del progetto; Sicurezza Stradale/Laboratorio Safe Driver; Progetto Ambiente; RYLA; Scambio giovani; Spazio Autismo; Cooperazione con l’Associazione “La passione di Yara” per il; sostegno alla passione giovanile; Territorio e comunità; Rotary Friends; Premio di Laurea “Daniele Adorni”; Premio di Laurea “Friedel Elzi”; Interact e Rotaract; Alfabetizzazione e lo Sviluppo Sociale.
Nel corso della serata, il Rotary Club Dalmine Centenario ha conferito la Paul Harris a Michele Monaci, infaticabile segretario, il quale si appresta a svolgere il ruolo di presidente per l’anno rotariano 2022-23.
PASSAGGIO DI CONSEGNE AL ROTARACT CLUB BERGAMO CITTA’ ALTA
La nostra Alessandra Ravasio ha rappresentato il Rotary Club Dalmine Centenario alla cerimonia del Passaggio di Consegne del ROTARACT BERGAMO CITTÀ ALTA, tra Luca Sciabica e Marco Sammaciccia, svoltasi al Castello di Marne a Filago.
IL PATROCINIO ALLA MOSTRA “ANGELI. I COLORI DELLA MUSICA” ALL’OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII
Il progetto Angeli, i colori della musica, nato nel 2017 su idea dell’architetto Angelo Mena e che ha coinvolto su richiesta di quattro realtà lombarde (ANFFAS Brescia Onlus, La Nuvola, Rustico Belfiore, InCordata), con il sostegno della Congrega della Carità Apostolica attraverso la Fondazione Liliana Giordano e Giuseppe Scalvi, verrà riproposto come una vera e propria mostra all’aperto, a metà settembre, nell’area esterna all’ingresso principale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Si tratta di figure angeliche, rappresentate in serie di 7 strumenti musicali disegnati dall’architetto Angelo Mena e realizzati in multistrato di Okoumè, affidati all’interpretazione artistica di altrettanti ragazzi disabili appartenenti alle quattro associazioni, tra cui alcuni utenti dei servizi di Fobap Onlus a marchio Anffas. Angels on earth, brano sinfonico in tre movimenti composto appositamente dal maestro Leonardo Di Lorenzo, fa da colonna sonora per tutta la durata dell’evento. (Nella foto: l’esposizione in piazza Paolo VI a Brescia)
La riproposizione in ambiente ospedaliero è un atto di riconoscenza verso il personale sanitario, che ha tanto lottato e continua nella sua azione di presidio contro il Covid-19. Una iniziativa che il Rotary Club Dalmine Centenario ha riconosciuto come meritevole di attenzione, per i valori che trasmette, e per questo motivo ha deciso di patrocinare unitamente al R.C. Hospital 1 PGXIII, club gemellato.
Nov 11, 2019 | periodico
Cosa fanno i rotariani nel fine settimana? Stando all’impegno profuso nel weekend di novembre successivo a quello che ha onorato i Santi e i Defunti, le azioni condotte in occasione di grandi manifestazioni e sul territorio hanno lasciato il segno.
La Sicurezza Stradale è stata posta in primo piano a EICMA, il salone di ciclo e moto a Milano, dove la Polizia Stradale con Mirella Pontiggia, comandante della sezione di Bergamo e socia del nostro club, ha portato il simulatore di guida messo a disposizione dal Rotary Club Dalmine Centenario.
A seguire, grande successo dei banchetti per la vendita di torte organizzati nella mattinata di domenica 10 novembre da Rotaract Bergamo Città Alta in Interclub con il Rotaract Treviglio, Romano di Lombardia e Pianura Bergamasca, insieme a INTERACT Bergamo, Associazione Carabinieri e Associazione Atena.
Il ricavato sarà destinato al Camp dell’Amicizia, Service del Distretto Rotaract 2042, che ha come finalità l’aiuto di ragazzi disabili, e al Service per l’Acquisto di Alcol Test, finalizzato all’acquisto di strumenti atti a sconfiggere la piaga delle “Stragi del Sabato Sera”.
I gazebo sono stati posizionati in Piazzetta Santo Spirito a Bergamo e in Città Alta presso Piazza Mascheroni. In quest’ultimo è stata presente la nostra Alessandra Ravasio, accanto ai ragazzi di Interact Bergamo
Ott 25, 2019 | periodico
Eradicato secondo ceppo, ne rimane solo uno
La notizia più bella e attesa, in occasione della Giornata Mondiale della lotta alla poliomielite promosso dal Rotary, è stata diffusa dall’Organizzazione mondiale per la sanità. Un risultato significativo che dovrebbe rinvigorire il processo di eradicazione e fornire la motivazione per il passaggio finale: l’eradicazione del poliovirus selvaggio di tipo 1. Questo virus rimane in circolazione in soli due paesi: Afghanistan e Pakistan.
“Il virus della poliomelite di tipo 3 (WPV3) è stato eradicato in tutto il mondo. Lo annuncia l’Oms nella giornata mondiale contro la polio. Dopo l’eradicazione del vaiolo e del poliovirus di tipo 2, questa notizia rappresenta un risultato storico per l’umanità”. È quanto ha annunciato oggi l’Organizzazione mondiale della sanità. Esistono tre ceppi di polio, sintomaticamente identici in quanto causano una paralisi irreversibile o addirittura la morte. Ma ci sono differenze genetiche e virologiche che rendono questi ceppi tre virus separati che devono essere sradicati singolarmente. Al momento ne rimane solo uno ancora da sradicare.
“Il raggiungimento dell’eradicazione della polio sarà una pietra miliare per la salute globale”, ha affermato il dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità e presidente della Polio Global Eradication Initiative (GPEI) Consiglio di sorveglianza “Rimaniamo pienamente impegnati a garantire la disponibilità di tutte le risorse necessarie per eradicare tutti i ceppi di poliovirus. Sollecitiamo tutti gli altri soggetti interessati e partner a mantenere la rotta fino al raggiungimento del successo finale”, ha aggiunto.
Esistono tre ceppi di poliovirus selvatici individuali e immunologicamente distinti: poliovirus selvaggio di tipo 1 (WPV1), poliovirus selvaggio di tipo 2 (WPV2) e poliovirus selvaggio di tipo 3 (WPV3). Sintomaticamente, tutti e tre i ceppi sono identici, in quanto causano una paralisi irreversibile o addirittura la morte. Ma ci sono differenze genetiche e virologiche che rendono questi tre ceppi tre virus separati e che devono essere eradicati singolarmente.
Il WPV3 è il secondo ceppo del poliovirus eliminato, in seguito alla certificazione dell’eradicazione del WPV2 nel 2015. L’ultimo caso del WPV3 è stato rilevato nel nord della Nigeria nel 2012. Gli investimenti in lavoratori qualificati, strumenti innovativi e una rete globale di laboratori hanno contribuito a determinare che nessun WPV3 esiste in qualsiasi parte del mondo, a parte esemplari bloccati in un contenimento sicuro.
“Il poliovirus selvaggio di tipo 3 viene sradicato a livello globale”, ha professor David Salisbury, presidente della Commissione globale indipendente per la certificazione dell’eradicazione della poliomielite. “Questo è un risultato significativo che dovrebbe rinvigorire il processo di eradicazione e fornire la motivazione per il passaggio finale: l’eradicazione del poliovirus selvaggio di tipo 1. Questo virus rimane in circolazione in soli due paesi: Afghanistan e Pakistan. Non possiamo fermare i nostri sforzi ora: dobbiamo eliminare tutti i ceppi rimanenti di tutti i poliovirus. Abbiamo buone notizie dall’Africa: nessun poliovirus selvaggio di tipo 1 è stato rilevato in qualsiasi parte del continente dal 2016 di fronte al miglioramento della sorveglianza. Sebbene la regione sia interessata dalla circolazione dei poliovirus derivati dal vaccino, che devono essere urgentemente arrestati, sembra che il continente sia libero da tutti i poliovirus selvatici, un risultato straordinario. ”