LA FRAGILITA’ IDROGEOLOGICA DEL NOSTRO PAESE

Il Rotary Club Dalmine Centenario ha risposto all’invito del Rotaract di Treviglio, che il 10 novembre ha promosso una riunione interclub per ospitare la relazione del prof. Renzo Rosso, ingegnere idraulico che Teatro TNT di Treviglio ha tenuto una conferenza sul tema “LE ALLUVIONI D’ITALIA DALL’UNITA AL TERZO MILLENIO”. Parlare di alluvioni riporta alla mente quella del Polesine del 1951, la devastante tracimazione dell’Arno che inondò Firenze nel novembre 1966, l’evento calamitoso che colpì la Valle Brembana nel 1987 e la colata di fango che seppellì Sarno nel 1998. Ma gli episodi gravi e luttuosi si sono inanellati nel nostro Paese, perennemente a rischio idrogeologico.

L’Italia combatte da secoli con il problema del dissesto idrogeologico, un fenomeno ormai parte integrante della nostra storia. Renzo Rosso, ordinario di costruzioni idrauliche e marittime e idrologia nel Politecnico di Milano dal 1986, ha delineato la storia idraulica, civile e politica della “questione idrogeologica” italiana, dall’unità ai nostri giorni. Il problema, sempre più pressante e talvolta drammatico, è stato quasi sempre affrontato anteponendo l’urgente all’importante, senza cognizione del passato e visione del futuro. Ha spiegato il fenomeno a partire dal termine “bombe d’acqua”, etichetta impropriamente utilizzata nei nostri confini italiani, traduzione frettolosa dell’internazionale cloudburst, sottolineando che si tratta di un problema con cui bisogna invece imparare a convivere serenamente. “Dobbiamo sapere che il rischio si può soltanto “mitigare” e lo si può fare anche in modo efficace, ma non eliminare. E chi parla alla gente di “messa in sicurezza” commette un peccato perlomeno di ingenuità. Gran parte del territorio del nostro Paesi è assai suscettibile a frane e alluvioni, facilmente innescabili dai nubifragi spesso molto intensi che la circolazione atmosferica è in grado di produrre sia a grande, sia a piccola scala. L’Italia franava e veniva alluvionata con regolarità già agli albori dell’unità e anche prima, ma lo sviluppo economico, urbanistico e infrastrutturale del dopoguerra ha aumentato l’esposizione e la vulnerabilità”. Quanto alla prevedibilità dei fenomeni estremi, Rosso ha precisato che è possibile stabilire con quale probabilità possa accadere in un certo sito, non però con quanto anticipo e dove esattamente. Le possibili azioni per il futuro? Rosso ne mette a fuoco una decina: essere consapevoli dei cambiamenti climatici, essere smart, gestire il rischio in modo condiviso, realizzare difese strutturali in modo appropriato, fare manutenzione e manutenzione e manutenzione, usare le dighe in modo strategico, agire sull’esposizione al rischio, fermare il consumo di suolo, agire sulla vulnerabilità, essere capaci di convivere con le alluvioni.

Istruzione finanziaria per non commettere errori di investimento

Il presidente Michele Monaci tra Alessandro Moretti e Danilo Zanni

Una vera e propria serata di istruzione finanziaria, quella del 17 novembre, che ha visto ospite a La Vacherie di Brusaporto il dott. Danilo Zanni, Amministratore Delegato della IoInvesto SCF, società di consulenza finanziaria indipendente con la rete di consulenti più grande d’Italia, il quale si è prodotto in veste di relazione nell’ambito del suo percorso di avvicinamento al nostro Club aspirandone a diventare socio. Insieme ad Alessandro Moretti (trader, advisor e analista finanziario specializzato nel mercato azionario nonché divulgatore finanziario con più di 500.000 follower), anch’egli ospite della serata, Danilo Zanni è stato autore di un volume dal titolo “I 7 peccati finanziari”, una pubblicazione che contribuisce a fare conoscere gli errori finanziari più comuni. Nel corso del suo intervento, molto articolato, ha illustrato una serie di esempi in cui l’investitore rischia ma a guadagnare è soprattutto chi propone il prodotto finanziario. In Italia esistono circa 53mila consulenti finanziari, la cui remunerazione è legata alla vendita dei prodotti. A questi si aggiungono 268 consulenti autonomi e 38 società di consulenza, i quali vendono consigli e non prodotti. Ad essi si paga la parcella sull’investimento.

Esistono 7 errori finanziari che tutti i giorni ognuno di noi commette. Errori che ci rendono più poveri e più a rischio, senza che ce ne accorgiamo. Ci fanno perdere soldi, mettono in serio pericolo i nostri risparmi e minacciano il nostro futuro finanziario.
Il libro di Zanni ci accompagna a scoprirli. E propone utili suggerimenti: spendere quello che rimane dopo aver risparmiato; evitare il gioco d’azzardo (più alta la probabilità di essere folgorato da un fulmine, rispetto alla probabilità di fare 6 al superenalotto); chiedersi se ci si può permettere una casa di proprietà; fare ricorso alle forme pensionistiche private per continuare a vivere dignitosamente; premunirsi con le polizze; investire in modo oculato e gestire correttamente il nostro patrimonio in vita.

Il R.C. Dalmine Centenario alla Giornata Mondiale Vittime della Strada a Ciserano

Domenica 20 novembre l’Associazione dei familiari delle vittime della strada ha celebrato a Ciserano la Giornata mondiale dell’Onu per ricordare chi ha perso la vita in incidenti stradali.  Dopo la Messa presieduta dal vicario episcopale monsignor Lino Casati e concelebrata da don Sergio Morandi, parroco di Ciserano, l’evento si è aperto cob i saluti delle autorità, tra cui il sindaco di Ciserano, Caterina Vitali, e la vicequestore Mirella Pontiggia, comandante della Polizia Stradale.

Sul sagrato della chiesa sono stati allestiti dalla Polizia Stradale spazi con il simulatore di guida in moto e il percorso alcol-visual su tappeto con apposite maschere che simulano la condotta di guida sotto l’effetto di droghe e alcool. Due ausili che il R.C. Dalmine Centenario ha messo a disposizione della Polizia Stradale, la cui opera di sensibilizzazione e divulgazione concorre a rendere consapevoli sulla necessità di adottare condotte corrette alla guida dei veicoli. Distrazione, velocità elevata, mancato rispetto della distanza di sicurezza e della segnaletica stradale, sono solo alcuni dei tanti errori che si commettono quando si è al volante di una macchina, uno scooter o bicicletta che sia. Ma anche tra i pedoni, non sono infrequenti comportamenti azzardati, dettati molto spesso dalla distrazione o più semplicemente dalla fretta.

La Polizia Stradale è particolarmente impegnata sul fronte della prevenzione. Guidare un veicolo dopo aver bevuto alcolici o aver assunto droghe, oppure “chattare” mentre si guida o si attraversa la strada è estremamente pericoloso per sé e per chi si incrocia sul proprio percorso. Basti pensare che il solo rispondere al cellulare, fa distogliere lo sguardo dalla strada per un tempo variabile di alcuni secondi che, se si è alla guida di un veicolo, possono diventare fatali. Il pericolo aumenta ulteriormente se si viaggia in autostrada. Il nostro Club continua ad essere a fianco della Polizia Stradale nelle campagne di sensibilizzazione ed iniziative di educazione alla legalità che coinvolgono soprattutto i giovani.